Diocesi e Parrocchie

Parrocchia di San Giovanni Battista di Casalecchio

Alluvione, viaggio a San Giovanni Battista di Casalecchio

Una situazione di grande disagio, anche se meno grave rispetto ad altri luoghi del bolognese >

In Diocesi

La “lotteria” dei Santi, in carcere come in cattedrale…

Chiesa di Sant'Antonio di Savena

Gli africani francofoni cantano Maria

2 novembre

Zuppi: «Misurarci con la morte aiuta a capire dove è Dio»

Altre da diocesi e parrocchie

Chiesa

Domenica 3 novembre

Zuppi alla Rai: «Siate amici della vita con sapienza e tanta umanità»

Domenica 3 novembre il Card. Matteo Zuppi ha presieduto la Messa nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma >

Verso il Giubileo

Presentato il programma del Giubileo in Diocesi

Domenica 27 ottobre

L’Immagine della Madonna di San Luca ha sostato in Cattedrale

Bologna-Lourdes

Pellegrinaggio Unitalsi nazionale

Altre dalla Chiesa

Cultura e Società

la ricerca

Coporalato e lavoro sfruttato, una piaga che interroga tutti

L'incontro promosso dalla Fondazione Marco Biagi e da Il Mulino >

Sette Chiese

Nuova luce a Santo Stefano

12 Porte del 7 novembre 2024

12 Porte del 7 novembre 2024

14 Ottobre

Reti della Carità, si è svolto a Bologna il IX Convegno

Altre da Cultura e Società

L’agenda diocesana

12Porte

I servizi e le puntate del settimanale televisivo della Chiesa di Bologna. Interviste, approfondimenti giornalistici e dirette per rimanere sempre aggiornati sulla vita della diocesi a cura dell'ufficio comunicazioni sociali.
In diretta TV e Radio:
GIOVEDÌ
Nettuno Tv (canale 111), ore 21
E'Tv-Rete7 (canale 10), ore 22
TeleradioPadrePio (canale 145), ore 22

VENERDÌ 
Telepace (App e sito), ore 13.30
Trc (canale 15), ore 17
Telesanterno (canale 77) ore 18.30 e 23
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

SABATO 
Telepace (App e sito), ore 00.05
Telesanterno (canale 77) ore 7.30
Trc (canale 15), ore 18
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

DOMENICA
Telepace (App e sito), ore 06.00
Radio Nettuno Bologna Uno (Bologna Fm 97.00), ore 9
Icaro Tv (canale 18), ore 14.00
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

LUNEDÌ, MARTEDÌ, MERCOLEDÌ
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

12Porte
12PORTE - 7 novembre 2024. Lunedì 4 novembre nella chiesa dei Santi Vitale e Agricola l’Arcivescovo ha celebrato la Messa nella Festa dei Santi Protomartiri Vitale e Agricola e in suffragio di Mons. Giulio Malaguti nel primo anniversario della morte. Dopo la celebrazione il cardinale Zuppi ha benedetto i locali del secondo piano della canonica che ospiteranno 4 giovani laureati. L’Università era uno dei tanti interessi di don Giulio Malaguti in particolare gli studenti a cui ha dedicato a cui ha dedicato gran parte del suo ministero. Questa iniziativa, maturata in collaborazione con il Centro Poggeschi, darà vita alla “Comunità don Giulio Malaguti”
Santi Vitale e Agricola e la memoria di monsignor Giulio Malaguti
Tutti i servizi della puntata di @12porte del 7 novembre 2024: 00:00 02:22 Vigilia di Ognissanti 02:23 04:15 Messa defunti in Certosa 04:16 05:37 La "lotteria dei santi" 05:38 07:36I protomartiri santi Vitale e Agricola 07:37 09:19 Rosario vivente dei filippini 09:20 12:13 Nuova luce a Santo Stefano 12:14 15:36 Antipapi una storia della Chiesa 15:37 18:00 Capolarato 18:01 19:09 Libro Radcliffe-Popko 19:10 22:15 Fomal : Brigata Pratello 22:16 23:22 La linea verticale, mostra 23:23 26:47 Mostra del creato 26:48 28:58 Catechisti : proposte di Giubileo 28:59 30:00 Gli africani francofoni cantano Maria
12PORTE 7 novembre 2024
12PORTE - 7 novembre 2024. «Il male si presenta sempre e fa parte della nostra vita. La memoria dei defunti ci ripropone la domanda sulla loro vita e quindi sulla nostra, sulla fine e il fine dell’esistenza e ci aiuta la nostra sempre poca fede perché la memoria di Cristo è la memoria di un uomo che crediamo vivo, presente, in mezzo a noi». È un passaggio dell’omelia dell’Arcivescovo Card. Matteo Zuppi della Messa iil celebrata nella chiesa di san Girolamo della Certosa sabato 2 novembre, giorno cui la Chiesa commemora tutti i fedeli defunti. Durante la liturgia il Card. Zuppi ha ricordato in particolare il giovane Fallou Sall, giovanissima vittima della violenza, Simone Farinelli, morto nell’alluvione a Botteghino di Zocca, Fabio Tosi e Lorenzo Cubello morti nell’incidente sul lavoro di Borgo Panigale. «La sua croce – ha detto l’arcivescovo – ci aiuta a sopportare la nostra croce e quella che hanno portato i nostri fratelli e le nostre sorelle. Misurarci con la morte ci aiuta a capire dove è Dio e dove sta il male e la morte. La morte di Cristo ha reso la morte non più la fine ma un passaggio a una nuova eterna vita dell’uomo. La memoria dei nostri cari ci aiuta a comprendere quello che conta. Solo l’amore cambia il mondo e la storia».
L'Arcivescovo in Certosa per la commemorazione dei defunti
12PORTE - 7 ottobre 2024. Nuova luce a Santo Stefano. Nel complesso basilicale delle Sette Chiese lunedì scorso è stato inaugurato il nuovo impianto di illuminazione tecnologico. La cerimonia è stata presieduta dall’Arcivescovo con la partecipazione di varie autorità civili e militari. L’intervento è stato possibile grazie al prezioso contributo di Emil Banca, Fondazione Carisbo e Gruppo Coesia. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la Fraternità Francescana a cui è affidata la cura e la custodia del complesso stefaniano, coadiuvato da Armando Stafa.
Nuova luce a Santo Stefano
12PORTE - 7 novembre 2024: È possibile combattere il caporalato nel mondo del lavoro? È un fenomeno diffuso in Italia? Sono queste le domande che hanno guidato la discussione del recente convegno «Lavoro sfruttato e caporalato, per un'azione preventiva e coordinata nei territori. Persone, diritti, dignità» che si è tenuto alla Fondazione Lercaro di via Riva Reno a Bologna, lo scorso 4 novembre. Organizzato dalla Fondazione Marco Biagi e sotto il patrocinio della casa editrice Il Mulino, il convegno ha presentato i risultati di una ricerca condotta da quattro università italiane, raccolta nel volume «Lavoro sfruttato e caporalato», proponendo soluzioni preventive al problema
«Lavoro sfruttato e caporalato», i risultati di una ricerca
12PORTE - 7 novembre 2024: Vigilia dei santi e dei morti, in preghiera. Una consuetudine nata 16 anni fa, dalla confraternita dei Domenichini e dal centro studi per la cultura popolare, vede molti fedeli riunirsi in preghiera nel ricordo lieto e colmo di speranza di chi ci ha preceduto. Nella tarda serata del 31 ottobre, presso la Chiesa della Sacra Famiglia si è tenuto il rito stazionale che ha dato avvio alla processione con le fiaccole percorrendo l’altro ramo del portico di San Luca, quello che dal Meloncello porta al cimitero, mentre il primo lungo via Saragozza conduce al centro della città. Legami non solo architettonici, ma spirituali, profondi, espressi anche dalla bellezza tutta bolognese di queste strutture che estendono la protezione di Maria alla città dei vivi e a quella dei morti. Attraversando una parte del cimitero monumentale della Certosa la processione è arrivata alla Chiesa di San Girolamo che al termine dei restauri promossi dai padri passionisti appare in tutta le bellezza generata dalla fede e dalla preghiera degli antichi monaci certosini. La celebrazione, curata da don Davide Baraldi vicario episcopale per la formazione cristiana, è stata presieduta a nome del Cardinale dal vicario generale mons. Stefano Ottani. “Tutti noi abbiamo sete di immortalità, - ha detto mons. Ottani - sete di risposta alla domanda ineludibile di che cosa c’è oltre la morte e comprendiamo bene quanto sono incomplete e banali altre risposte: solo Gesù può dissetarci e fare anche di noi sorgente per gli altri. Tutti hanno questa stessa sete, - ha proseguito - anche quelli che banalizzano questa ricorrenza; tutti hanno nel cuore questa domanda ed è anche per loro che noi siamo venuti ad attingere alla sorgente che è Cristo”.
La vigilia dei santi, in preghiera al Cimitero
12PORTE - 7 novembre 2024. «Domande di Dio, domande a Dio. In dialogo con la Bibbia» è il titolo dell’incontro che si è svolto il 29 ottobre nel Salone Bologni del Convento Patriarcale all’interno del ciclo delle conferenze dei Martedì di San Domenico. Hanno partecipato gli autori dell’omonimo volume edito dalla Libreria editrice Vaticana con la prefazione di papa Francesco: in presenza, Timothy Radcliffe, domenicano, teologo e già Maestro generale dell’Ordine dei Predicatori, e on-line Łukasz Popko, teologo domenicano e professore all’École biblique et archéologique di Gerusalemme: Moderatore Alessandro Rondoni, direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali. Nel libro sono riportate diciotto conversazioni bibliche tra Dio e l’umanità, dove la domanda, che è un gesto umano, fa emergere il desiderio di conoscere, di sapere e andare oltre, in profondità. Gli autori affermano che nello scrivere hanno scoperto che le conversazioni «ruotavano attorno a domande, dalla prima conversazione della Bibbia, in cui Dio chiede ad Adamo: “Dove sei?”, a una delle ultime, in cui Gesù risorto chiede: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami tu più di costoro?”». Scrive papa Francesco nella prefazione: «Fare domande significa rimanere aperti ad accogliere qualcosa che ci può trascendere. Dare solo risposte vuol dire restare ancorati alla propria visione delle cose». Insieme alle conversazioni Popko e Radcliffe hanno proposto anche delle immagini per aprire una porta nell’incontro con Dio che ogni conversazione rappresenta, a volte forse più efficacemente delle parole stesse che si scambiano.
Martedì di San Domenico con Timothy Radcliffe e Łukasz Popko
12PORTE - 7 novembre 2024: Nell’ultimo giorno del mese mariano di ottobre, vigilia della festa di Tutti i Santi, la comunità filippina bolognese riunita nella basilica di San Bartolomeo, ha realizzato il suo Rosario Vivente, una pratica molto popolare nel paese asiatico. L’intera corona del Rosario risulta composta dalle persone stesse, che recitano il saluto angelico alla Vergine e in questo caso accendono un cero, per ogni Ave Maria. L’intuizione originale del Rosario Vivente risale alla beata Pauline Jaricot, fondatrice dell’Opera per la Propagazione della Fede per il sostegno all’opera dei missionari nel mondo e iniziatrice appunto del Rosario vivente. Pauline, creava dei gruppi prima di 5, poi di 10 e fino a 15 persone che si impegnavano a recitare ciascuno una decina al giorno e insieme componevano un Rosario intero: un responsabile, assegnava a ciascun membro il mistero da contemplare nella preghiera. Quando nel 2002 San Giovanni Paolo II propose i misteri luminosi, i gruppi del Rosario vivente divennero di 20 persone. Si realizza così non solo il desiderio di proporre in modo popolare la preghiera, ma si stringono legami di comunione e di amicizia spirituale. Nelle Filippine la pratica del Rosario Vivente, soprattutto nei mesi di maggio e di ottobre, diventa un atto fortemente comunitario in cui la compresenza degli oranti, i quali compiono ciascuno un gesto di devozione per ogni Ave Maria, rende la preghiera meno ripetitiva e rafforza i legami della comunità.
Rosario Vivente dei Filippini
12PORTE 7 novembre 2024: L’Antipapa, un usurpatore del pontificato romano. È la definizione più comune di antipapa, ma la storia in realtà è molto più ricca e complessa di quanto possa dire una semplice definizione: se ne è parlato al dipartimento di scienze giuridiche dell’Alma Mater in un seminario di studio in cui Mario Prignano, giornalista rai e saggista ha presentato il volume pubblicato da Laterza. La realtà è che spesso nella storia la qualifica di “anti-papa” è stata attribuita a posteriori dentro a vicende storiche tutt’altro che lineari. È una storia che… Geraldina Boni, ordinaria di storia del diritto canonico all’Alma Mater ha moderato l’incontro: La storia da sempre della chiavi… Spesso - non sempre, ma spesso - hanno agito in buona fede ed erano persone dotate di grandi capacità giuridiche, spirituali e morali, a cominciare dal primo antipapa che la storia ricordi, Ippolito Romano, che poi morì riconciliato e la Chiesa venera come santo e come martire. Poi ce ne sono altri… Entrano dunque a pieno titolo nella storia della Chiesa, quella”Ecclesia permixta" secondo la definizione di Sant’Agostino, il campo in cui zizzania e grano buono convivono e convivranno fino alla fine, contribuendo anch’essi a loro modo ad alimentare la comprensione del ministero pietrino. Gli antipapi stessi… Nella concretezza della storia si incrociano in modo misterioso ma reale la fragilità umana con le sue contraddizioni e l’opera di Dio e le vicende degli antipapi mostrano come la consistenza della Chiesa stessa non sia assicurata semplicemente dalla credibilità umana dei suoi capi. È una storia fatta di uomini.
Gli "antipapi" che fecero la storia
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