Diocesi e Parrocchie

Pioppe di Salvaro

A Salvaro il ricordo di don Elia Comini e padre Martino Capelli

Nella S .Messa saranno ricordati don Elia Comini e padre Martino Capelli uccisi nei tragici eventi del 1944 >

Laici Missionari della Carità

I laici Missionari della Carità rinnovano i loro voti

Aveva 88 anni

Si è spento monsignor Elio Tinti, Vescovo emerito di Carpi

Sabato 21 settembre alle 17.30 in Cattedrale

Don Giacomo Campanella nuovo sacerdote

Altre da diocesi e parrocchie

Cultura e Società

12 porte del 26 settembre 2024

12 Porte del 26 settembre 2024

La puntata integrale del 26 Settembre 2024 >

Parrocchia Sant'Antonio di Savena

Libro Emidio Morini

CENTO

ANFFAS CENTO – Inaugurata «Villa Lodi»

Convegno pedagogico

Fism convegno di apertura anno

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L’agenda diocesana

12Porte

I servizi e le puntate del settimanale televisivo della Chiesa di Bologna. Interviste, approfondimenti giornalistici e dirette per rimanere sempre aggiornati sulla vita della diocesi a cura dell'ufficio comunicazioni sociali.
In diretta TV e Radio:
GIOVEDÌ
Nettuno Tv (canale 111), ore 21
E'Tv-Rete7 (canale 10), ore 22
TeleradioPadrePio (canale 145), ore 22

VENERDÌ 
Telepace (App e sito), ore 13.30
Trc (canale 15), ore 17
Telesanterno (canale 77) ore 18.30 e 23
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

SABATO 
Telepace (App e sito), ore 00.05
Telesanterno (canale 77) ore 7.30
Trc (canale 15), ore 18
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

DOMENICA
Telepace (App e sito), ore 06.00
Radio Nettuno Bologna Uno (Bologna Fm 97.00), ore 9
Icaro Tv (canale 18), ore 14.00
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

LUNEDÌ, MARTEDÌ, MERCOLEDÌ
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

12Porte
12PORTE - 3 ottobre 2024: Il Festival francescano 2024 che ha per tema le ferite dell’umano, ha tra i primi appuntamenti un incontro sul Cantico delle Creature di Francesco. Il poeta Davide Rondoni ha presentato in Comune una delle sue ultime fatiche, il libro «Vivere il cantico delle creature», scritto insieme a Guidalberto Bormolini, in cui si fa risuonare il testo di Francesco come un momento di sosta e riflessione valido ancora dopo 800 anni.
Festival Francescano 24 - Davide Rondoni sul Cantico delle creature
12PORTE - 3 ottobre 2024: Il Festival Francescano si è aperto con un convegno storico sulle stigmate di San Francesco, a 800 anni dall’evento che segnò in maniera definitiva l’esperienza spirituale del patrono d’Italia nel suo rapporto con Cristo. Jacques Dalarun, medievalista che nel 2015 identificò il testo fino ad allora ritenuto perduto di una biografia di Francesco di Tommaso da Celano, analizzando tutti i documenti coevi disponibili, afferma la innegabile presenza di questi segni sul suo corpo, mentre è più difficile avere la certezza di quanto è effettivamente accaduto nel momento in cui si sono manifestati, data anche la forte reticenza dello stesso Francesco nel parlarne. L’unica volta in cui la parola stigmate compare nel Nuovo Testamento è nella lettera ai Galati dove Paolo afferma di portare le stigmate di Gesù nel suo corpo. Stigma è parola greca che proviene dal verbo “stizo”, che significa pungere, marchiare e identifica spesso i segni prodotti per marchiare gli schiavi, mentre nel Vangelo di Giovanni, nell’episodio dell’incredulità di Tommaso si usa il vocabolo “typon”, spesso tradotto con “segni”, che significa letteralmente modello, forma, figura. Probabilmente Paolo si riferisce ai segni fisici delle sue catene, delle percosse, dei naufragi subiti per la causa del Vangelo e probabilmente fu proprio l’esperienza di san Francesco che portò all’associazione di questo vocabolo con i segni fisici della crocifissione di Gesù. Pierluigi Licciardello, ricercatore dell’Alma Mater, ha inquadrato gli elementi storici del rapporto tra Francesco e il Monte Alverna. Rosa Giorgi, conservatrice del Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Milano, ha analizzato la produzione artistica relativa alle stigmate di Francesco, mentre Pietro del Corno, anch’egli ricercatore dell’Alma Mater ha studiato l’influsso delle stigmate nella predicazione francescana.
Ferite di Francesco, ferite di Cristo: convegno storico
GIOVEDI 3 OTTOBRE 2024 - ORE 21 Torna, attesissimo, il concerto per la festa di san Petronio. La Cappella musicale del massimo tempio cittadino sta allestendo un programma sontuoso per celebrare i 40 anni della sua rinascita: fondata nel 1436, divenne tra il Sei e il Settecento una delle istituzioni musicali più importanti d’Europa grazie all‟eccellenza dei musicisti che ne facevano parte e alla magnificenza delle sue esecuzioni, che nelle occasioni più solenni coinvolgevano fino a centocinquanta elementi fra cantanti e strumentisti: anche il giovane Mozart nell’ottobre del 1770 scrisse alla madre di aver «udito e veduto la gran festa di san Petronio». VANNELLI Domenico Gabrielli, Petronio Franceschini, Giacomo Antonio Perti, Giuseppe Torelli: il concerto offrirà una preziosa antologia dei migliori maestri che hanno operato in Basilica consegnando le loro partiture all’Archivio della Basilica Petroniana. VANNELLI La disposizione dei musicisti lungo la grande cantoria a ferro di cavallo allestita nel 1674, l’uso dei due inestimabili organi storici della Basilica (del 1485 e del 1596), l’impiego di strumenti antichi in orchestra e la ricostruzione di un organico di proporzioni e composizione del tutto simili a quelle originali (8 solisti di fama internaionale, 35 coristi e 34 strumentisti) ricreeranno con sorprendente fedeltà le sonorità sontuose e lo spettacolo visivo che destavano la meraviglia dei Bolognesi del Seicento. VANNELLI «Ad haec sollemnia». Concerto per la solennità di san Petronio. Alle ore 21 di giovedì 3 ottobre. Il Maestro Michele Vannelli dirige il coro e l’orchestra della Cappella Musicale di san Petronio. Ingresso libero. Per informazioni e prenotazioni www.cappella-san-petronio.it
Torna il concerto di San Petronio
Dalla Cattedrale di San Pietro in Bologna la Messa in suffragio di monsignor Elio Tinti, Vescovo emerito di Carpi, presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna
Messa in suffragio di monsignor Elio Tinti
La puntata completa di @12Porte del 26 settembre 2024 00:00 03:46 L'ordinazione sacerdotale di don Campanella 03:47 06:58 Il ricordo di mons. Tinti 06:59 09:54 Congresso catechisti 09:55 14:35 Tre giorni del clero ricordo don Fornasini 14:36 18:15 Monte Sole programma celebrazioni 18:16 20:31 A Salvaro ricordo di don Comini e padre Cappelli 20:32 21:41 Da solo non basto, mostra 21:42 23:48 I Missionari della Carità rinnovano i voti 23:49 25:14 Anfass inaugura Villa Lodi 25:15 27:07 Convegno Fism 27:08 30:00 Libro su Antonietta Benni
12PORTE 26 settembre 2024
12PORTE - 26 settembre 2026: Ad una rapida stima sono ben oltre 120 i presbiteri bolognesi che sono stati accompagnati per una parte o per tutto l’itinerario seminariale da mons. Elio Tinti, rettore del Pontificio Seminario Regionale dal 1984 al 2000. Don Elio all’età di 88 anni è deceduto martedì di prima mattina alla Casa del Clero, dove risiedeva dal 2012 quando terminò il suo servizio episcopale a Carpi. Prima del suo definitivo ritorno nella Cattedrale carpigiana per la sua sepoltura, una messa di suffragio è stata celebrata giovedì mattina in Cattedrale, presieduta dal Cardinale Zuppi. Accanto a lui l’Arcivescovo di Ravenna-Cervia, Mons. Lorenzo Ghizzoni e i vescovi di origine bolognese, mons. Antonio Sozzo, Paolo Rabitti e Tommaso Ghirelli. Tanti i preti da Bologna e anche dalle diocesi romagnole afferenti al Regionale che hanno concelebrato. Don Elio era originario della Parrocchia di San Paolo di Ravone. Ordinato da Lercaro nel ’60 iniziò il suo ministero a Castel San Pietro, ma subito si manifestarono i problemi di salute che lo accompagneranno tutta la vita, problemi a volte debilitanti ma non al punto di cancellare il suo entusiasmo e il servizio sempre proattivo nel ministero. Fu assistente diocesano dell’Azione Cattolica e dal 77 all’84 parroco di San Cristoforo alla Bolognina. Poi i lunghi anni di discernimento, di ascolto, di paternità al seminario regionale, dove con autorevolezza sapeva mediare le esigenze di una comunità vivace e composita, alla quale afferivano diocesi e mentalità diverse. È proprio a questo senso di paternità decisa e rasserenante, sempre accogliente e attenta alle esigenze di ciascuno, che fa riferimento più volte il Cardinale Zuppi nell’omelia della Messa che 12PORTE ha trasmesso integralmente. Molti suoi ex alunni ricordano come don Elio avesse un riferimento speciale nella paternità di San Giuseppe, sposo di Maria. “Non esistendo una realtà di sant’Elio” - diceva con i suoi modi caratteristici - il seminario festeggiava il rettore nel segno di Giuseppe, dietro al quale invitava a riconoscere la paternità anche delle famiglie, ma anche di tanti sacerdoti e pastori che ci hanno generato alla vita e alla vocazione. Il Cardinale Biffi lo consacrerà vescovo nel 2000 per la sede di Carpi alla quale era stato eletto da San Giovanni Paolo II. Proprio in occasione del decimo anniversario di episcopato era tornato al Regionale per celebrare una Messa di ringraziamento e in quella occasione consegnò a 12PORTE i suoi sentimenti.
+ S.E. Mons. Elio Tinti (24 settembre 2024)
12PORTE - 26 settembre 2024: «Docili alla voce dello Spirito». È il titolo del Congresso dei catechisti, che si è svolto lo scorso 22 settembre alla parrocchia del Corpus Domini, occasione di incontro e formazione per i più di 500 catechisti presenti.
Congresso dei catechisti 2024
12PORTE - 26 settembre 2024: La terza giornata dell’incontro settembrino del clero diocesano, si è aperta con la solenne celebrazione eucaristica nella cappella maggiore del Seminario. I paramenti sono quelli rossi del martirio, celebrando la memoria votiva del beato Giovanni Fornasini. Accanto all’altare, una reliquia tratta dal suo corpo martoriato 80 anni fa e rinvenuto dietro al cimitero di Caprara, il 13 ottobre di 80 anni fa; insieme all’aspersorio con il quale raccomandava alla misericordia divina le vittime della violenza e gli occhiali, simbolo del suo supplemento di sguardo sulla realtà illuminato dalla fede. Questo spazio importante del Seminario sarà legato alla memoria del suo nome: pochi giorni prima di essere ucciso, don Fornasini si era recato a Villa Revedin per ottenere dal Cardinale Nasalli Rocca un lasciapassare per tornare in mezzo al suo gregge di Sperticano e aveva trascorso la notte nelle camere adiacenti alla cappella: è quindi molto plausibile che proprio questo luogo sacro sia testimone della sua preghiera e del suo affidamento a Dio. «Oggi siamo invitati ad iscriverci tutti alla “repubblica degli illusi”», ha detto il Cardinale all’omelia, ricordando la singolare associazione realizzata dalla classe di don Fornasini poco tempo prima dell’ordinazione, con l’impegno al sostegno reciproco nella preghiera e nell’incoraggiamento: tra di loro diversi dei preti uccisi a Monte Sole e don Luciano Gherardi che ne tramandò la testimonianza. “È in realtà - ha proseguito Zuppi, la repubblica di chi ha speranza, patto di fraternità da vivere da preti. “Illuso, - queste, citate dal Cardinale, le riflessioni condivise dal beato ai suoi compagni - non la sapienza, non il successo, son gioia perfetta. Cristo è la tua gioia! La santità è fatta non di verbi, ma di avverbi. Il sacerdozio non è via di mezzo. Esige santità e promette gioia, ma è avaro del suo dono ai pusillanimi e si converte in tortura per i profanatori. Illuso, mettiti nel Cenacolo insieme agli Apostoli e prega Maria che ti ottenga dallo Spirito Santo gioia, luce e calore. Più l’illuso farà madre sua Maria, per amor vivo, per fiducia illimitata, più la maternità celeste si mostrerà a lui, fino al miracolo, se occorre”. Il motto è: «Contro corrente». “Vogliamo essere lievito che agisce nascostamente nella massa e per la massa”. “Vivere ogni giorno la prima Messa. Ogni cosa sottratta all’amore di Cristo è sottratta alla vita”. In aula magna, la mattinata è proseguita con un momento di dialogo tra l’Arcivescovo e il presbiterio, durante il quale sono state fatti riecheggiare alcuni spunti emersi la giornata precedente negli incontri di Vicariato e alcune comunicazioni pastorali coordinate dal vicario episcopale don Davide Baraldi.
Tre giorni: il ricordo di don Fornasini
12PORTE - 26 settembre 2024. Martedì 1° ottobre alle 11 nella chiesa parrocchiale di Salvaro verrà celebrata l’Eucaristia in ricordo dell’eccidio della Botte di Pioppe di Salvaro dove vennero uccisi anche i Servi di Dio don Elia Comini, salesiano, e padre Martino Capelli, dehoniano. Concelebreranno anche i postulatori don Ramón Domínguez Fraile, dehoniano, e don Pierluigi Cameroni, salesiano.
A Salvaro il ricordo di don Elia Comini e padre Martino Capelli
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