Diocesi e Parrocchie

Parrocchia Corpus Domini

Catechisti, un congresso partecipato e utile

L'incontro ha visto la partecipazione di circa 500 tra catechisti, educatori, religiosi e parroci >

30 Settembre

La festa patronale della Polizia

Pioppe di Salvaro

A Salvaro il ricordo di don Elia Comini e padre Martino Capelli

Laici Missionari della Carità

I laici Missionari della Carità rinnovano i loro voti

Altre da diocesi e parrocchie

Chiesa

Gubbio

Il Cardinale benedice l’abate Parisotto

Don Parisotto ha espresso la sua volontà di impegnarsi nella ricerca del giusto equilibrio tra parola e ascolto >

Domenica 15 settembre

La Giornata Nazionale di sensibilizzazione per il Sostentamento del Clero

Azione Cattolica

Due gruppi bolognesi ai Campi estivi

Viaggio a Mapanda

Inaugurata la chiesa dedicata a San Pietro

Altre dalla Chiesa

Cultura e Società

Marzabotto

Le parole dell’Arcivescovo durante la visita dei Presidenti di Italia e Germania a Marzabotto

Le parole del Presidente della Repubblica tedesca aprono alla riconciliazione >

12 porte del 26 settembre 2024

12 Porte del 26 settembre 2024

Parrocchia Sant'Antonio di Savena

Libro Emidio Morini

CENTO

ANFFAS CENTO – Inaugurata «Villa Lodi»

Altre da Cultura e Società

L’agenda diocesana

12Porte

I servizi e le puntate del settimanale televisivo della Chiesa di Bologna. Interviste, approfondimenti giornalistici e dirette per rimanere sempre aggiornati sulla vita della diocesi a cura dell'ufficio comunicazioni sociali.
In diretta TV e Radio:
GIOVEDÌ
Nettuno Tv (canale 111), ore 21
E'Tv-Rete7 (canale 10), ore 22
TeleradioPadrePio (canale 145), ore 22

VENERDÌ 
Telepace (App e sito), ore 13.30
Trc (canale 15), ore 17
Telesanterno (canale 77) ore 18.30 e 23
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

SABATO 
Telepace (App e sito), ore 00.05
Telesanterno (canale 77) ore 7.30
Trc (canale 15), ore 18
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

DOMENICA
Telepace (App e sito), ore 06.00
Radio Nettuno Bologna Uno (Bologna Fm 97.00), ore 9
Icaro Tv (canale 18), ore 14.00
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

LUNEDÌ, MARTEDÌ, MERCOLEDÌ
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

12Porte
12PORTE - 3 ottobre 2024: «Come è stato possibile?» L’amara domanda risuonata a Montesole e Marzabotto negli interventi dei presidenti delle repubbliche italiana e tedesca è risuonata ancora nella basilica di San Petronio, dove lunedì mattina il Cardinale Zuppi ha presieduto la celebrazione della festa patronale della Polizia di Stato. La festa dell’Arcangelo Michele è stata infatti posticipata di un giorno proprio a causa della visita ai luoghi degli eccidi che richiedeva impegnative misure di sicurezza. «Come è stato possibile?». Siamo dunque chiamati sempre a misurarci con la realtà di un male che è più grande di noi. Parlando alle centinaia di agenti di polizia, alcuni dei quali presenti anche con le loro famiglie, il Cardinale ha detto loro: “con il vostro lavoro di comprensione, di prevenzione, di conoscenza, siete anche voi un po’ degli angeli, perché date sicurezza, come San Michele. La sicurezza che garantite richiede forza e anche tanta intelligenza, attenzione, nervi saldi, e paradossalmente anche gentilezza, con la perseveranza del bene, nel sacrificio, nella disponibilità dell’ascolto. Erano presenti alla celebrazione i rappresentanti delle istituzioni cittadine e delle forze di polizia. Accanto al Cardinale Arcivescovo il cappellano della Polizia, l’agostiniano padre Domenico Vittorini, che ha introdotto la celebrazione. Nelle parole del questore Antonio Sbordone, al termine del rito, il senso più profondo di questa ricorrenza.
La festa patronale della Polizia
12PORTE - 29 settembre 2024. Le parole dell'Arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi, a margine della visita a Marzabotto, il 29 settembre, dei Presidenti della Repubblica italiana e tedesca in occasione dell'80° anniversario degli eccidi di Monte Sole
Le parole dell'Arcivescovo a margine della visita dei Presidenti di Italia e Germania a Marzabotto
12PORTE - 29 settembre 2024. L'omelia integrale dell'Arcivescovo pronunciata durante la Messa di domenica 29 settembre a Marzabotto in suffragio delle vittime degli eccidi di Monte Sole, nell'80 anniversario della strage.
L'omelia integrale dell'Arcivescovo a Marzabotto
12PORTE - 3 ottobre 2024: Il Cardinale Zuppi ha presieduto nella chiesa di San Secondo a Gubbio il rito della benedizione abbaziale di don Edoardo Parisotto, eletto abate generale dei Canonici regolari lateranensi e al momento parroco ai Santi Monica e Agostino e a San Giuseppe Lavoratore di Bologna. 51 anni, don Parisotto, di origine trevigiana, ha compiuto la sua professione religiosa nella congregazione nel 1992 ed è stato ordinato sacerdote nel 1999 a Treviso. Ha svolto la sua attività pastorale anche a Santa Maria Forisportam a Lucca, a San Floriano nel Trevigiano, poi a Roma dov’è stato cappellano universitario alla Sapienza e parroco a Sant’Agnese fuori le mura. Dal 2018 era parroco a Bologna e anche vicario pastorale. I Canonici regolari sono sacerdoti che praticano la vita comune, secondo la regola di Sant’Agostino e che sono dediti al servizio divino e alla cura pastorale dei fedeli. L’attuale congregazione lateranense è il risultato di una fusione dei canonici renani, radicati nel bolognese e una comunità che ebbe le sue origini nel nono secolo nella Cattedrale di Roma. Attualmente l’abate generale risiede a Roma nella basilica di San Pietro in Vincoli. “Ogni comunità - ha detto il Cardinale all’omelia - non è mai la somma delle nostre persone, perché tra noi c’è il Signore Gesù ed è lui che ci rende una cosa sola, con lui e tra di noi. Quanto è importante essere comunità in un mondo di individualisti, a cominciare da noi”. “L’abate - ha proseguito l’arcivescovo - ha il compito di aiutarci a pensarci insieme, di ricordare a tutti di seguire Gesù e di lavorare nella grande vigna di questo mondo, essendo lui stesso servo, come Gesù che è venuto a servire e non per essere servito. Aiutiamo don Edoardo, perché lui servirà nella comunione ma l’unità è affidata a ciascuno di noi”. “Nel mio servizio – ha sottolineato don Parisotto, nel suo intervento a conclusione della celebrazione – voglio valorizzare non l’autorità ma la relazione, come quella di un padre che genera, che fa crescere e accompagna, di un fratello maggiore visto che sono un abate molto giovane, che coltiva la fiducia, che ascolta e parla, che sa trovare il giusto equilibrio tra la parola e l’ascolto”.
Il Cardinale benedice l'abate Parisotto
12PORTE - 3 ottobre 2024: «Ogni volta l'amore ci salva dalla ferita del mondo» è il tema dell’affollatissima conferenza tenuta da Massimo Recalcati in piazza Maggiore all’interno del festival francescano. In un mondo pieno di ferite diventa difficile capire come non essere sopraffatti dal dolore. La parola di Gesù incontra, negli attimi che precedono la croce, gli amori feriti di Pietro e di Giuda, che reagiscono in due modi molto diversi. Una possibile risposta alle ferite diventa il perdono, attraverso il quale si apre la possibilità di ripristinare un dialogo
Recalcati al Festival: l'amore salva dalla ferita del mondo
12PORTE - 3 ottobre 2024: Abbiamo chiesto a fra Giampaolo Cavalli, presidente del Festival Francescano, di presentarci il tema di quest’anno «Attraverso Ferite»
Padre Cavalli introduce il Festival Francescano
12PORTE - 3 ottobre 2024: Il Festival francescano 2024 che ha per tema le ferite dell’umano, ha tra i primi appuntamenti un incontro sul Cantico delle Creature di Francesco. Il poeta Davide Rondoni ha presentato in Comune una delle sue ultime fatiche, il libro «Vivere il cantico delle creature», scritto insieme a Guidalberto Bormolini, in cui si fa risuonare il testo di Francesco come un momento di sosta e riflessione valido ancora dopo 800 anni.
Festival Francescano 24 - Davide Rondoni sul Cantico delle creature
12PORTE - 3 ottobre 2024: Il Festival Francescano si è aperto con un convegno storico sulle stigmate di San Francesco, a 800 anni dall’evento che segnò in maniera definitiva l’esperienza spirituale del patrono d’Italia nel suo rapporto con Cristo. Jacques Dalarun, medievalista che nel 2015 identificò il testo fino ad allora ritenuto perduto di una biografia di Francesco di Tommaso da Celano, analizzando tutti i documenti coevi disponibili, afferma la innegabile presenza di questi segni sul suo corpo, mentre è più difficile avere la certezza di quanto è effettivamente accaduto nel momento in cui si sono manifestati, data anche la forte reticenza dello stesso Francesco nel parlarne. L’unica volta in cui la parola stigmate compare nel Nuovo Testamento è nella lettera ai Galati dove Paolo afferma di portare le stigmate di Gesù nel suo corpo. Stigma è parola greca che proviene dal verbo “stizo”, che significa pungere, marchiare e identifica spesso i segni prodotti per marchiare gli schiavi, mentre nel Vangelo di Giovanni, nell’episodio dell’incredulità di Tommaso si usa il vocabolo “typon”, spesso tradotto con “segni”, che significa letteralmente modello, forma, figura. Probabilmente Paolo si riferisce ai segni fisici delle sue catene, delle percosse, dei naufragi subiti per la causa del Vangelo e probabilmente fu proprio l’esperienza di san Francesco che portò all’associazione di questo vocabolo con i segni fisici della crocifissione di Gesù. Pierluigi Licciardello, ricercatore dell’Alma Mater, ha inquadrato gli elementi storici del rapporto tra Francesco e il Monte Alverna. Rosa Giorgi, conservatrice del Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Milano, ha analizzato la produzione artistica relativa alle stigmate di Francesco, mentre Pietro del Corno, anch’egli ricercatore dell’Alma Mater ha studiato l’influsso delle stigmate nella predicazione francescana.
Ferite di Francesco, ferite di Cristo: convegno storico
GIOVEDI 3 OTTOBRE 2024 - ORE 21 Torna, attesissimo, il concerto per la festa di san Petronio. La Cappella musicale del massimo tempio cittadino sta allestendo un programma sontuoso per celebrare i 40 anni della sua rinascita: fondata nel 1436, divenne tra il Sei e il Settecento una delle istituzioni musicali più importanti d’Europa grazie all‟eccellenza dei musicisti che ne facevano parte e alla magnificenza delle sue esecuzioni, che nelle occasioni più solenni coinvolgevano fino a centocinquanta elementi fra cantanti e strumentisti: anche il giovane Mozart nell’ottobre del 1770 scrisse alla madre di aver «udito e veduto la gran festa di san Petronio». VANNELLI Domenico Gabrielli, Petronio Franceschini, Giacomo Antonio Perti, Giuseppe Torelli: il concerto offrirà una preziosa antologia dei migliori maestri che hanno operato in Basilica consegnando le loro partiture all’Archivio della Basilica Petroniana. VANNELLI La disposizione dei musicisti lungo la grande cantoria a ferro di cavallo allestita nel 1674, l’uso dei due inestimabili organi storici della Basilica (del 1485 e del 1596), l’impiego di strumenti antichi in orchestra e la ricostruzione di un organico di proporzioni e composizione del tutto simili a quelle originali (8 solisti di fama internaionale, 35 coristi e 34 strumentisti) ricreeranno con sorprendente fedeltà le sonorità sontuose e lo spettacolo visivo che destavano la meraviglia dei Bolognesi del Seicento. VANNELLI «Ad haec sollemnia». Concerto per la solennità di san Petronio. Alle ore 21 di giovedì 3 ottobre. Il Maestro Michele Vannelli dirige il coro e l’orchestra della Cappella Musicale di san Petronio. Ingresso libero. Per informazioni e prenotazioni www.cappella-san-petronio.it
Torna il concerto di San Petronio
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