Diocesi e Parrocchie

Domenica della Parola

Lettura continua della Genesi

Il titolo della Domenica è «Spero nella tua Parola» (Sal 119,74) >

Domenica 19 Gennaio

Cantori di speranza: don Frisina incontra i cori

Domenica 19 Gennaio

Famiglie che abitano le canoniche: “laicabitando”

Era ospite all'Istituto delle Piccole Sorelle dei Poveri

È morto don Fabio Vignoli

Altre da diocesi e parrocchie

Chiesa

Al dicastero delle Chiese orientali

Enrico Morini, consultore vaticano

Il Santo Padre ha nominato Consultore del Dicastero per le Chiese Orientali il Reverendo Diacono Enrico Morini. >

Giovedì 16 gennaio

La Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna ha incontrato il nuovo Presidente della Regione

14 gennaio

Zuppi e De Paz per il dialogo ebraico-cristiano

Dal 7 al 10 gennaio

I preti bolognesi insieme ad Assisi

Altre dalla Chiesa

Cultura e Società

12 porte del 23 gennaio 2025

12 porte del 23 gennaio 2025

La puntata integrale del 23 gennaio 2025 >

Dal 24 al 26 gennaio

A Roma per il Giubileo del mondo della comunicazione

Al Centro San Domenico

Economia e finanza operatori di pace

12 porte del 16 gennaio 2025

12 Porte del 16 Gennaio 2025

Altre da Cultura e Società

L’agenda diocesana

12Porte

I servizi e le puntate del settimanale televisivo della Chiesa di Bologna. Interviste, approfondimenti giornalistici e dirette per rimanere sempre aggiornati sulla vita della diocesi a cura dell'ufficio comunicazioni sociali.
In diretta TV e Radio:
GIOVEDÌ
Nettuno Tv (canale 111), ore 21
E'Tv-Rete7 (canale 10), ore 22
TeleradioPadrePio (canale 145), ore 22

VENERDÌ 
Telepace (App e sito), ore 13.30
Trc (canale 15), ore 17
Telesanterno (canale 77) ore 18.30 e 23
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

SABATO 
Telepace (App e sito), ore 00.05
Telesanterno (canale 77) ore 7.30
Trc (canale 15), ore 18
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

DOMENICA
Telepace (App e sito), ore 06.00
Radio Nettuno Bologna Uno (Bologna Fm 97.00), ore 9
Icaro Tv (canale 18), ore 14.00
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

LUNEDÌ, MARTEDÌ, MERCOLEDÌ
Nettuno Tv (canale 111), ore 21

12Porte
In diretta dalla Cattedrale di San Pietro in Bologna la Messa presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, con il conferimento dei ministeri nella Domenica della Parola e nella Giornata diocesana del Seminario.
Conferimento dei ministeri
Terra Santa 2025. A volte la storia, o meglio la geografia, ti entra casa. È successo alle suore missionarie Comboniane di Betania, a Gerusalemme est, visitate dai pellegrini bolognesi in Terra Santa all’inizio di gennaio. Da qualche anno la nuova recinzione del loro giardino è un pezzo di quel muro che divide Israele dalla Cisgiordania. Dall’alto è un serpentone che si estende a perdita d’occhio per più di 700 km. Dal basso una barriera in cemento che toglie il fiato e segna la fine di un mondo: per la sicurezza per gli uni, per la separazione per gli altri. Essere al di qua o al di là della barriera è una questione vitale per accedere a servizi, ritrovare familiari o amici, coltivare campi di proprietà, avere garantita l’acqua, la corrente elettrica, l’assistenza sanitaria e l’istruzione, godere di tanti diritti e della libertà. In Terra Santa le Suore Comboniane sono presenti su entrambe le parti del muro. Un’unica comunità che vive sia nella parte israeliana che in quella palestinese, testimoni delle difficoltà e delle lacerazioni di questa terra ma anche delle possibilità di dialogo e di ricostruzione. Delusione, paura, sfiducia reciproca, queste le parole che descrivono il vissuto delle popolazioni. Nelle zone palestinesi la vita quotidiana di tante persone che vivevano del lavoro della loro terra è stata condizionata da quello che è accaduto. Tuttavia la popolazione palestinese sta rispondendo al drammatico presente con un atteggiamento di resilienza e come sottolinea Suor Mariolina Cattaneo: «Tantissimi palestinesi desiderano solo la pace. Non vedo come un problema il fatto di sedersi a un tavolo e iniziare a discutere anche se sicuramente ci sono dei grossi interessi interni ed esterni. Sicuramente dopo il 7 ottobre la vita per la gente soprattutto per i palestinesi, è peggiorata, tanti permessi per venire a lavorare sono stati tolti. Allo stesso tempo vedo una gran voglia di non piegarsi di fronte alla pesantezza della situazione». La presenza delle Missionarie Comboniane si inserisce non solo all’interno delle comunità che seguono, ma anche nei luoghi del dialogo, cercando di costruire opportunità di confronto pacifico, sia all’interno di gruppi interreligiosi che di gruppi per i diritti umani. Il confronto con persone di altre fedi ora è più difficile ma come ricorda Suor Mariolina «Se alla base c’ è un ‘autentica volontà, non si arriva mai a una chiusura totale». L’instancabile attività delle religiose è dedicata anche alle dodici comunità beduine che incontrano quotidianamente, una popolazione che vive in condizione di grande povertà. Come ricorda Suor Cecilia Sierra, religiosa messicana “Per tanti beduini che andiamo a trovare ogni giorno, noi siamo il volto di Gesù, siamo la presenza della Chiesa fra di loro. E noi vogliamo essere proprio questo: una presenza di speranza, di pace che gli possa consentire di avere una vita dignitosa”. In questo periodo i progetti che vengono portati avanti dalle Missionarie all’interno delle comunità beduine sono cinque: ci sono progetti che si occupano degli asili e altri che attraverso l’insegnamento alle donne del ricamo palestinese danno loro l’opportunità di guadagnare un po' di denaro, per aiutare le loro famiglie, e consente di riappropriarsi della loro identità. Un altro progetto riguarda il piantare alberi nel deserto della Giudea, ad est di Gerusalemme, per contrastare la situazione climatica del deserto, ma anche per sostenere le comunità che vivono in condizioni di grande difficoltà. Le Missionarie collaborano anche con altre realtà anche cristiane, durante i campi estivi ragazze dalla Spagna, dall’Italia, e ragazze cristiane e musulmane iscritte all’ Università di Betlemme offrono la loro collaborazione come volontarie. La visita si conclude sul terrazzo delle suore della carità per vedere la geografia del territorio. Al di là del muro che scorre appena sotto l’istituto ci sono alti palazzoni. Dai piani alti alcuni bambini si sbracciano dal balcone per salutare l’altro mondo.
Testimonianze/1 - Le Comboniane di Gerusalemme e Betania
tuti i servizi della puntata di @12portebo : 00:00 02:59 La settimana per l'unità dei cristiani 04:00 09:18 Incontro con i consiglieri degli affari economici 09:19 14:20 Cantori di speranza con mons. Frisina 14:21 17:35 Economia e pace 17:36 20:59 Famiglie che abitano in canonica 21:00 24:53 Nomina Vaticana per Enrico Morini 24:54 27:26 Monastero WiFi 27:27 30:10 Premiazione concorso presepi
12PORTE 23 gennaio 2025
12 PORTE - 16 gennaio 2025. La Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Regionale dell’Emilia-Romagna ha deciso di proporre all’interno dell’Anno Santo un racconto corale di alcune opere d’arte custodite nelle cattedrali e nei musei delle 15 diocesi della regione. Opere scelte intorno ai temi del Dono, della Speranza, della Grazia, che ogni persona, ogni pellegrino possa percepire come sostegno per la propria vita e come spunto per una positiva relazione con gli altri. Una mostra virtuale visitabile sul sito www.bceer.it dove i promotori spiegano che questa «via della bellezza dovrebbe essere recuperata dall’uomo d’oggi nel suo significato più profondo. L’arte è una porta aperta verso l’infinito capace di toccare il nostro cuore, di elevare il nostro animo, e fa crescere in noi il desiderio di attingere alla sorgente di ogni bellezza». «Sono molto contento di questa iniziativa – ha detto monsignor Giacomo Morandi, vescovo di Reggio Emilia - Guastalla e presidente della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna - che è un'opera corale degli Uffici diocesani dei beni culturali, promossa dalla consulta regionale, che intende valorizzare il grande patrimonio ecclesiastico che abbiamo a disposizione nelle quindici diocesi dell’Emilia-Romagna, sia attraverso la visita delle cattedrali sia attraverso i musei diocesani. Credo che questo sia un valore aggiunto, anzi un sussidio, una possibilità preziosa per questo anno giubilare perché ci dà la possibilità di vedere come attraverso i secoli le nostre chiese hanno dato visibilità, bellezza, ai contenuti della fede. Ritengo che sia un'iniziativa particolarmente feconda ed efficace per quella via del pellegrino che ha la possibilità, passando di chiesa in chiesa, di vedere la multiforme espressione della bellezza che nelle nostre chiese si è realizzata nel corso dei secoli». «Credo - ha aggiunto monsignor Morandi - che ci sia anche un intento manifesto, quello di valorizzare quelle opere d'arte che sottolineano in modo particolare il tema del dono, il tema della grazia, il tema della speranza, che sono contenuti essenziali di un cammino di fede, tenendo presente che proprio l'anno giubilare ha come tema fondamentale, così come indicato dalla bolla di indizione di Papa Francesco, il tema della speranza. Quindi la via della bellezza è una via regale, come dice Papa Francesco nell'Evangelii Gaudium, una via attraverso la quale il pellegrino può contemplare la bellezza affascinante della fede. Voglio ancora rimarcare che è una bella iniziativa anche perché è il frutto di una coralità, di un lavoro comune, è l'espressione di un desiderio dei vari Uffici della regione e della Consulta regionale di mostrare quanto sia efficace anche un lavoro fatto “in rete”, ma più profondamente in comunione. Ritengo che sia una risorsa preziosa per questo anno giubilare». Anche la diocesi di Bologna, in quest’anno giubilare, ha deciso di partecipare all’iniziativa di raccontare un’opera d’arte e di fede all’interno del progetto proposto dalla Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Regionale dell’Emilia-Romagna raccolto sul sito www.bceer.it Una scelta di manufatti, architetture o dipinti rappresentativi del proprio patrimonio artistico, culturale e religioso. «La scelta che abbiamo fatto per l’occasione – spiega Massimo Pinardi, direttore dell’Ufficio diocesano Beni Culturali ecclesiastici ed Edilizia di Culto – è caduta sul reliquiario del capo di San Petronio, un manufatto di oreficeria straordinariamente bello che è conservato nel museo della chiesa di Santo Stefano a Bologna. Accanto al reliquiario è anche possibile trovare un totem con la spiegazione dell’iniziativa e un qr-code che collega direttamente al sito di questa mostra regionale virtuale». In città sono presenti altri due totem, uno nella chiesa di San Petronio e uno in Cattedrale. «È un’iniziativa importante - prosegue Pinardi - perché ha visto collaborare insieme le diocesi in questa proposta, che in occasione del Giubileo ha voluto creare un pellegrinaggio lungo tutta la via Emilia e anche con le diocesi sorelle che sono lontane dalla via Emilia nella nostra regione. In particolare, si è voluto proporre una riflessione sulla propria fede, a partire dalla bellezza che ci ha lasciato chi ci ha preceduto nella nostra terra e nella nostra fede. Penso che possa essere una bella occasione per ripercorrere idealmente la nostra storia e i nostri territori in occasione di questo Giubileo». Nel video, preparato dall’Ufficio Beni Culturali con l’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi, il Reliquiario di San Petronio è presentato da don Stefano Culiersi, direttore dell’Ufficio liturgico dell’Arcidiocesi di Bologna.
Ceer, una mostra virtuale per il Giubileo
12PORTE - 23 gennaio 2025. Più di seicento hanno partecipato sabato scorso all’incontro diocesano dei Consigli affari economici delle parrocchie e dei collaboratori contabili che si è tenuto nella chiesa del Corpus Domini. Un’occasione per fare il punto sulla collaborazione tra gli organismi parrocchiali e quelli centrali. Due i temi all’ordine del giorno: una verifica sull’attività intrapresa quattro anni fa con l’introduzione di un nuovo strumento per la redazione dei bilanci parrocchiali e la presentazione del «Rendiconto di Missione 2023». All’inizio dell’incontro è stato letto il messaggio inviato dall’Arcivescovo che non è potuto essere presente di persona. «Gli aspetti economici e pratici sono importanti e da gestire con competenza – ha scritto il cardinale Zuppi – e in questo dobbiamo essere credibili. Nel Rendiconto capiamo quante cose riusciamo a fare con quei cinque pani e due pesci che condividiamo facendone buon uso. Far conoscere questi dati non è per vantarci, ma condividere e ringraziare di tanta solidarietà». Un incoraggiamento, infine, al servizio svolto nelle parrocchie dai Consigli affari economici. Le risorse disponibili nel 2023 sono state pari a 20.209.907 provenienti da Ricavi da patrimonio 65%; Contributi 8xmille - Cei - Caritas Nazionale 19%; Raccolte, contributi e donazioni 11%; Proventi da attività istituzionali 5%. Le risorse sono state indirizzate a quattro macro-ambiti: Attività Caritative 42%, Cura della Comunità 9%, Conservazione e Riqualificazione del Patrimonio 34%, Struttura 15%. Nel corso dell’incontro si è espresso l’auspicio che il ritorno puntuale dei dati dalle parrocchie e dagli altri enti renda possibile, in una nuova edizione, il Rendiconto della Missione dell’intera Chiesa di Bologna.
Incontro diocesano con i Consigli affari economici parrocchiali
12PORTE - 23 gennaio 2025: Case Canoniche un tempo abitate dai parroci non perdono la loro funzione e sempre più spesso sono oggi abitate da famiglie che si rendono disponibili ad un servizio di accoglienza e di animazione nella comunità. É il senso di “laicabitando”, il convegno delle famiglie in canonica, che domenica pomeriggio a Castenaso ha fatto il punto su questa realtà e sulle opportunità pastorali. Erano stati invitati dall’Ufficio di pastorale famigliare, con le famiglie, anche parroci e rappresentanti delle comunità per dare voce all’esperienza, condividere e approfondire il tema.
Famiglie che abitano le canoniche: "laicabitando"
12PORTE - 23 gennaio 2025: Il Santo Padre ha nominato Consultore del Dicastero per le Chiese Orientali il Reverendo Diacono Enrico Morini, Professore di Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna. Ne da notizia la sala stampa vaticana. Il diacono Enrico Morini ha dedicato le sue ricerche al cristianesimo ortodosso, approfondendo sia gli aspetti ecclesiastico-istituzionali – che hanno condotto all’attuale struttura in patriarcati e chiese autonome – sia il ruolo svolto dalle tradizioni monastiche fino al periodo medio-bizantino. Ha inoltre studiato la possibilità di un reciproco riconoscimento, da parte delle Chiese orientale e occidentale, della rispettiva ecclesialità. Al suo attivo numerose pubblicazioni e interventi accademici. Il Dicastero per le Chiese orientali si occupa di favorire la crescita, di salvaguardare i diritti e il patrimonio liturgico, disciplinare e spirituale delle comunità cattoliche orientali e cioè le Chiese di rito bizantino, armeno, copto e siro che sono in piena comunione col Vescovo di Roma, mantenendo la propria disciplina liturgica, canonica e spirituale.
Nomina vaticana per il diacono Morini (intervista)
12PORTE - 23 gennaio 2025: Sono numerosi gli appuntamenti messi in calendario dal Consiglio delle Chiese di Bologna in occasione della settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani. La Settimana, celebrata in gran parte del mondo dal 18 al 25 gennaio è segnata quest’anno da un importante anniversario: nel 2025 ricorrono infatti i 1700 anni dal primo concilio ecumenico, celebrato a Nicea nel 325. Era la prima volta che la cristianità si riuniva per definire in modo solenne e unitario i contorni della propria fede e la professione di fede che lì venne formulata, approfondita poi riguardo allo Spirito Santo dal successivo Concilio di Costantinopoli è quella ancora oggi riconosciuta da tutte le confessioni cristiane come distintivo essenziale della fede, e di reciproco riconoscimento, al di là di qualsiasi altra distinzione. E proprio il simbolo della fede è al centro delle riflessioni e delle intenzioni di preghiera che riunisce le confessioni cristiane nell’invocare il dono divino dell’unità. Da qui il tema scelto, ispirato alla domanda che Gesù rivolse a Marta e Maria di fronte alla morte del fratello Lazzaro: «Credi tu questo?» Le iniziative ecumeniche, precedute dall’incontro con la comunità ebraica, sono state inaugurate dall’incontro promosso dalla Associazione Icona alla parrocchia della Dozza con il Vescovo Dionisio di Cotieo, rettore della Chiesa greco-ortodossa di Bologna sul tema “la speranza cristiana”, ispirato al Giubileo cattolico. La Chiesa ortodossa, ha ricordato il Vescovo, non ha mai conosciuto un tempo speciale come un “anno santo” o “giubileo”, anche se vede l’analogia con la celebrazione del capodanno liturgico, il primo settembre, quando la Chiesa invita a rendere grazie a Dio per i suoi benefici e a rinnovare l’impegno a seguire Cristo. Quanto al tema della speranza, il Vescovo ha richiamato il valore del verbo “Προσδοκοῦμεν” prosdoco, presente nel simbolo niceno, che in traduzione diventa: “aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà”. Nella lingua greca, afferma padre Dionisio, questo verbo ha una accezione fortemente proattiva, di partecipazione alla vita divina, e non soltanto di attesa passiva. “In un mondo segnato da incertezza e paura, - ha detto - la speranza cristiana offre una luce di speranza. Essa ci ricorda che non siamo soli, ma accompagnati da Dio nel nostro cammino”. Martedì sera presso la storica Chiesa Evangelico di Via Venezian, si è tenuta la veglia di preghiera condivisa tra esponenti delle diverse confessioni, il più antico degli appuntamenti bolognesi di questa settimana, e guidata dal presidente dalla comunità metodista di Modena e Bologna, Richard Kofi Ampofo. Si è seguito lo schema preparato quest’anno presso il monastero italiano di Bose che aveva come traccia fondamentale la professione di fede. Il pastore Giacomo Casolari della Chiesa evangelica della riconciliazione ha tenuto la predicazione, evidenziando come la fede sia il fondamento di un incontro vero e personale con Cristo: è in lui che troviamo la nostra pace e questa è la certezza che ci anima, al di là delle nostre distinzioni confessionali. Il programma completo delle iniziative, sul sito della diocesi.
La settimana per l'unità dei cristiani a Bologna
12PORTE - 23 gennaio 2024: Cantori della Speranza. Mons. Marco Frisina, compositore di numerosi canti liturgici diffusi nei repertori di molte chiese in Italia e all’estero è stato protagonista di una giornata organizzata dalla zona pastorale di Casalecchio di Reno e offerta ai coristi della diocesi. Nella mattinata di sabato, don Frisina ha tenuto un ricco momento di riflessione e di confronto sul tema del servizio liturgico della musica e del canto. In serata Frisina ha diretto in concerto tre cori che hanno eseguito una serie di brani del maestro, scelti in attinenza con le tematiche del Giubileo. Domenica mattina, infine, don Frisina ha concelebrato la messa festiva presieduta dal Cardinale Arcivescovo. Nel canale Yt di 12PORTE trovate la registrazione integrale dell’intervento di mons. Frisina.
Cantori di speranza: don Frisina incontra i cori
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