Il mezzo secolo di impegno Missionario in Tanzania
“Vi spanderete per il monte e per il piano a lavorare nella vigna del Signore”: questo il mandato conferito alle sorelle prima di morire il 13 Luglio 1970 poco dopo la fondazione della congregazione delle “Suore minime della Addolorata” diretta derivazione di quella nuova forma di vita in comune basata sul Vangelo al tempo stesso contemplativa ed apostolica, embrione della nascente famiglia religiosa, iniziata da Madre Clelia il 1° Maggio 1868. Fu la “Casa del Maestro” ad ospitare l’originaria piccola cerchia formata da Madre Clelia ed altre giovani attratte dal suo progetto denominato “Ritiro della Provvidenza”.
Il gruppo, raccolto attorno alla guida di Clelia, dispensatrice di fede e di profezia, sfidò le insidie di un tempo travagliato, antireligioso e di persecuzione, all’indomani della nascita dello stato unitario. Molti anni dopo, a partire dal capitolo generale delle “Minime” dell’8.8.1970, la congregazione decide di impegnarsi in un progetto apostolico della Diocesi di Bologna concentrato su Iringa, in Tanzania. Tutto avviene ad un secolo dalla fondazione e dalla profezia di Clelia sulla espansione della famiglia religiosa, secondo la dinamica provvidenziale dei tempi lunghi e dopo il consolidamento del progetto nel luogo di origine con attività di catechismo e cura dei piccoli e assistenza a poveri ed infermi.
La visione missionaria di Santa Clelia compie di lì a poco i primi passi di un cammino, ancora in corso, durato 50 anni: il 13 ottobre 1973 Mons. Marco Cè, Vescovo Ausiliare di Bologna, don Giancarlo Cevenini, parroco di S. Severino e Madre Vincenzina Cavicchi, superiora generale delle “ Minime dell’addolorata”, partono per un viaggio esplorativo in Tanzania, incontrano il Vescovo di Iringa, Mons. Mario Mgulunde e individuano un luogo, Usokami, una missione fondata dai Padri della Consolata in un territorio vasto come la Diocesi di Bologna, su cui concentrare il servizio a quella chiesa locale.
L’anno successivo, inviati dalla Chiesa Bolognese, partono per la missione don Giovanni Cattani, parroco dei SS. Giuseppe e Ignazio, don Guido Gnudi , viceparroco di Zola Predosa, e le “Minime “ suor M. Lidia De Rossi, maestra, suor Giacomina Barbieri e suor M. Gemma Montorsi , infermiere. Con un volo da Roma giungono a Dar Es Salaam, da cui proseguono, dopo aver incontrato il Nunzio Apostolico, il Vescovo Mgulunde e i Padri della Consolata, verso Tabora e Kipalapala per apprendere la lingua Kiswahili.
L’8 Luglio dello stesso anno le sorelle giungono ad Usokami fra canti, danze e suoni di tamburi. La missione contava allora 18 villaggi, alcuni distanti alcune decine di Km, dove i missionari si recavano periodicamente per celebrare la Eucarestia e svolgere la catechesi. Subito le “ Minime” si diedero come obiettivo la comprensione delle consuetudini locali, abitudini, indole della gente, implementando il loro servizio anche alle necessità basilari con gradualità e misura. Suor Giacomina e suor Gemma si occuparono principalmente del dispensario della Missione, dei malati dei villaggi più lontani, privi di assistenza sanitaria, suo M. Lidia si dedicò alla catechesi dei giovani, soprattutto delle ragazze, formandole anche all’andamento della casa e coinvolgendole nella attività di coltivazione dell’orto e di rifornimento del piccolo negozio. Nel 1985 il Card Giacomo Biffi, in visita alla Missione, benedice la casetta che avrebbe accolto le prime 5 giovani che desideravano discernere la loro vocazione secondo il carisma di Santa Clelia. Nel 1992 le prime 4 giovani emettono la loro prima professione nella Parrocchia di Usokami. Tante altre vocazioni di ragazze provenienti dai vari villaggi e anche da diocesi lontane sono sorte, moltiplicando il numero di quante hanno maturato il desiderio di consacrarsi abbracciando la lezione e il progetto di Madre Clelia.
Attualmente le suore tanzaniane sono 121 e operano non solo in Tanzania ma anche in Italia e in Brasile. Recentemente (seconda metà di Luglio 2024) presso la casa generalizia di Bologna si è svolto il capitolo generale della congregazione, dopo la annuale festa di Santa Clelia, articolata in più giorni, e conclusa con la messa serale a Le Budrie celebrata dal Cardinale Arcivescovo Matteo Maria Zuppi, preceduta dai Vespri e dalla Benedizione Eucaristica impartita dal Vicario Generale Mons. Stefano Ottani. 1974-2024: 50 anni di generosa presenza delle Suore di Santa Clelia in Africa in sinergia con la Diocesi di Bologna al sevizio della gente di quei luoghi , nel segno della speranza cristiana e dell’amore per il fratello.
Fabio Poluzzi