20 Maggio

Un «Requiem» per le vittime di Suviana. Nella chiesa di Porretta il ricordo in musica

Un evento speciale inaugura la XXIa edizione di «Voci e organi dell'Appennino»

La rassegna internazionale di musica nella Valle del Reno «Voci e organi dell’Appennino» inaugura la XXIa edizione con un evento eccezionale.

Lunedì 20 maggio alle 21, nella chiesa parrocchiale di Porretta, verrà proposto un «Requiem per i defunti di Suviana»: un tempo di ascolto e riflessione sulla tragedia che il 9 aprile scorso ha sconvolto il Paese. Sette persone hanno perso la vita mentre lavoravano: un dolore immenso. La comunità dell’Alto Reno ha vissuto questo drammatico momento con particolare intensità, vista la vicinanza con Bargi, e ora dà voce al ricordo con una musica che è certamente anche preghiera. Nella chiesa di Santa Maria Maddalena, il Coro e l’Ensemble 1685 del Conservatorio «G. Verdi» di Ravenna, con le voci soliste di Beini Zou, soprano; Sveva Pia Laterza, mezzosoprano; Maria Belén Cobarrubias Diaz, contralto; Mattia Dattolo, tenore; Arrigo Liverani Minzoni, basso, diretti da Antonio Greco eseguiranno il «Requiem in fa minore» di Heinrich Ignaz Franz von Biber e la celeberrima e meravigliosa Cantata BWV 12 «Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen» di Johann Sebastian Bach.

Il Coro e l’Ensemble strumentale protagonisti della serata sono nati nel 2018 all’interno delle attività dell’Istituto superiore di studi musicali «Verdi», in seguito diventato Conservatorio statale. Coro ed Ensemble si sono costituiti sotto l’egida del 1685, «annus mirabilis» che ha dato i natali a tre giganti della musica: Domenico Scarlatti, Georg Friedrich Händel e Johann Sebastian Bach. Si capisce che la vocazione del gruppo è quella di eseguire il repertorio settecentesco ponendo gli stu- denti del Conservatorio di fronte a pagine del grande repertorio e anche di opere meno note, come, in questo caso, il grandioso Requiem di Biber.

Oggi purtroppo Biber è  raramente eseguito, fu uno dei più importanti compositori nella storia della musica violinistica, ma fu anche un eccezionale polifonista. Il «Requiem in fa minore» composto attorno al 1692, è una preghiera insieme sommessa e convinta, una struggente richiesta di pietà per l’anima del defunto. La Cantata di Bach BWV 12 «Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen» mette in musica le parole del Vangelo di Giovanni (Gv. 16, 16-23), in cui Gesù parla del passaggio dal lutto alla speranza, parole alle quali Bach dà una musica sublime.

 

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