La Beata Vergine di San Luca è in città.
Sabato scorso, 13 maggio, la sua discesa dal Santuario fino in Cattedrale. Il primo viaggio dopo la pandemia che ha permesso alla gente di salutare la sua Madonna insieme alle comunità radunate e che ha lasciato in eredità una nuova tradizione: quella di un passaggio nei diversi vicariati. Quest’anno è toccato a Bologna Sud – Est, alle sue strade, alle sue parrocchie, ai centri di assistenza, ai luoghi di lavoro, di gioco, di svago, di servizio. Un viaggio all’insegna di una richiesta di pace in particolare per la martoriata Ucraina, come ha ripetuto l’Arcivescovo in tutte le soste.
La cronaca ha visto la partenza dal santuario sul Colle della Guardia a bordo di un mezzo dei vigili del fuoco, scortata dalle forze dell’ordine. La discesa lungo i colli e poi dopo via Saragozza, i viali di circonvallazione per via Murri fino a incontrare Chiesa Nuova, dove ad attendere l’Immagine della Patrona della città e della diocesi c’era anche l’Arcivescovo che per tutto il viaggio l’ha poi accompagnata su un pullman scoperto insieme al Vicario generale monsignor Stefano Ottani e al Segretario generale della Curia monsignore Roberto Parisini. Giovani e anziani, bambini e confraternite delle parrocchie vicine hanno atteso e pregato Maria.
Seconda sosta lungo le pendici dei colli bolognesi, in via Siepelunga, al monastero di clausura delle Carmelitane Scalze. Accolta con gioia dalla piccola comunità la Madonna è entrata davanti alla loro chiesa.
successivamente il passaggio davanti alle parrocchie di Sant’Anna, San Severino e Santa Maria Goretti.
Poi nel cuore dell’assistenza agli anziani, ai fragili e ai sofferenti. Il saluto a all’Istituto Sant’Anna e Santa Caterina è stata una delle soste più intime e commoventi lungo il parco e nell’ingresso dove erano radunati i tanti assistiti.
Sotto una pioggia incessante la fermata a Casa Rodari, proprio di fronte alla parrocchia di Santa Maria di Fossolo. Si tratta di una struttura residenziale e un centro di accoglienza per persone diversamente abili.
Un bagno di folla nella vicina parrocchia del Corpus Domini, sempre in zona Fossolo. All’esterno della grande chiesa moderna una preghiera e un saluto che è sembrato veramente un abbraccio.
Una sosta lungo il percorso anche davanti alla caserma Viali del 121° Reggimento di Artiglieria Contraerea per un omaggio del picchetto d’onore.
Una visita particolare, quella al grande deposito di Tper di via Due Madonne con un momento di preghiera nel grande capannone e poi un giro lungo il grande parcheggio per benedire gli autobus.
Durante il tragitto anche l’Unione campanari Bolognesi a Associazione Mattei hanno accompagnato la Madonna suonando a festa da diversi campanili della città.
Con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia il passaggio da Croce del Biacco, Santa Rita e Sant’Antonio di Savena prima di arrivare nel centro ed essere accolta in città. La Madonna è stata così accompagnata in Cattedrale.