Tanti giovani ed educatori si sono ritrovati a Villa Pallavicini lo scorso 3 maggio con l’arcivescovo Zuppi nel corso di un pomeriggio di festa organizzato dall’Ufficio scolastico diocesano
Parola d’ordine? «Fratelli tutti!». Questo il motto che ha accompagnato la Festa dei doposcuola martedì scorso, 3 maggio, a Villa Pallavicini e che ha visto coinvolti 17 doposcuola della nostra diocesi, per un totale di 350 ragazzi.
Tutto è iniziato nel primo pomeriggio, con l’arrivo dei pullman dai vari quartieri di Bologna, ma anche dalle zone limitrofe di Borgo Panigale, Bazzano, San Matteo della Decima, San Lazzaro di Savena, Rastignano e Monghidoro. Sotto la magistrale regia di Silvia Cocchi, lo staff con le t-shirt gialle donate da Andrea Collina e composto da istruttori e allenatori della Polisportiva Antal Pallavicini, educatori della Pastorale Giovanile, volontari della Pastorale scolastica della Curia di Bologna e della Fondazione Gdo e animatori teatrali del TexTu, ha accolto i vari gruppi, accompagnandoli e guidandoli nelle varie attività all’insegna dell’integrazione e dell’inclusione.
In men che non si dica, i vari campi da gioco e i gazebo sono divenuti spazi di festa, risate, divertimento e grande gioia per bambini e ragazzi di diverse scuole, età, etnie e religioni, fratelli tutti, per mostrare a ogni presente l’enorme valore del doposcuola come vero laboratorio di pace. Nei campi da calcio, basket, pallavolo e beach volley c’era l’entusiasmo del giocare tutti insieme per la prima volta dopo il lungo periodo di restrizioni, con i coloratissimi palloni e le ergonomiche reti di Decathlon.
Nei laboratori artistici, invece, si leggevano poesie sulla pace e si ragionava sulle varie guerre nel mondo e i tanti muri presenti oggi, realizzando poi opere d’arte e cartelloni. Non è mancata la merenda, offerta dalla Felsinea Ristorazioni. Il momento culmine del pomeriggio è stato l’arrivo dell’arcivescovo, il cardinale Matteo Zuppi, per il quale i ragazzi hanno preparato una vera e propria accoglienza «teatrale».
Nel grandissimo campo da calcio, bambini, ragazzi ed educatori si sono fatti trovare immobili come statue, in un silenzio surreale. Solo dopo la parola d’ordine «Fratelli tutti!» pronunciata dall’Arcivescovo, le statue hanno preso vita in una manifestazione di grande gioia, urlando «Benvenuto don Matteo!» e lasciando volare in cielo i 300 palloncini colorati donati da La Chicca. Ad accompagnare l’Arcivescovo all’incontro con i doposcuola sono stati don Massimo Vacchetti, direttore diocesano della Pastorale dello sport, del turismo e del tempo libero ed Elena Gaggioli, presidente del Quartiere Borgo Panigale-Reno.
«Io, tutti quelli che hanno voglia di fare la guerra – ha detto in un passaggio il cardinal Zuppi – li manderei per cinque anni al doposcuola, così forse capiscono che è stupido fare la guerra, fa male fare la guerra e che qui al doposcuola cerchiamo di volerci bene. A volte si litiga, però si fa pace subito perché siamo contenti solo quando siamo fratelli tutti. Quello che si impara al doposcuola non è solo studiare, ma volersi bene, essere gentili, imparare a conoscere gli altri, parlare, essere vicini, scoprire che ognuno di noi è bello, ognuno di noi ha qualcosa da dare agli altri. Questo è quello che vuole Dio».
L’Arcivescovo ha concluso poi con un augurio che diventa quello di tutti, dal profondo del cuore: tornare a casa ancora più forti perché la pace e la gioia che abbiamo vissuto lì, insieme, la possiamo portare dappertutto.
Chiara Perale